Pubblichiamo oggi il guest post di Edoardo Gallo docente al corso di Riabilitazione Fasciale e Vibrazione Sprintit 2016
Riabilitazione fasciale e Vibrazione
Il sistema fasciale avvolge, sostiene, unisce e protegge organi, muscoli, nervi e vasi, partecipando attivamente al movimento e all’organizzazione posturale del corpo.
Qualsiasi tipo di stress fisico, emotivo, traumatico, biochimico e post chirurgico può creare disfunzioni delle linee di forza fasciali.
La terapia della vibrazione utilizza uno strumento che emette onde percussive che viaggiano in maniera confortevole attraverso i tessuti stimolando i propriocettori, incrementando la circolazione linfatica, riducendo gli spasmi muscolari, le restrizioni di mobilita’ articolare e le disfunzioni delle linee di forza fasciali superficiali e profonde.
La terapia della vibrazione permette all’operatore ti trattare il paziente in maniera comoda, con il minimo sforzo, in poco tempo e con grande efficacia.
Protocollo di trattamento della spalla
Nella spalla dolorosa con limitazione nell’abduzione o con asimmetria delle clavicole eseguiremo il seguente protocollo di trattamento.
In questo articolo mostreremo solo alcune tecniche in quanto il paziente dovrà essere valutato nella sua globalità ed il trattamento verrà organizzato in base alle zone con maggior restrizione fasciale, che spesso si trovano in punti anche molto distanti dalla zona sintomatica.
Le mani dell’operatore svolgeranno due azioni ben distinte, quella che userà l’apparecchio la chiameremo applicatore, l’altra la chiameremo ricevente.
La mano ricevente dovrà monitorare le reazioni del sistema fasciale alla vibrazione e potrà svolgere due tipi di tecniche che andranno scelte in base alla zona da trattare.
- Tecnica diretta nella quale la mano ricevente impedirà i movimenti fasciali.
- Tecnica indiretta nella quale la mano ricevente asseconderà e faciliterà i movimenti del sistema fasciale.
Paziente in posizione supina
1. test gradi di abduzione
L’operatore andrà a testare gentilmente i gradi di abduzione della spalla del paziente che dovrebbe arrivare a 180 gradi.
2. allineamento clavicole
L’operatore andrà a palpare le clavicole testandone l’allineamento ed eventuali asimmetrie durante le fasi respiratorie.
3. percussore su testa omero anteriore
Il percussore viene posizionato anteriormente nella zona della testa dell’omero, dell’acromion e del processo coracoideo, mentre la mano ricevente viene posizionata posteriormente all’articolazione gleno-omerale.
4. percussore su articolazione sterno-clavicolare
Il percussore viene posizionato sull’articolazione sterno-clavicolare mentre la mano ricevente viene posizionata avvolgendo la parte superiore del cranio.
Paziente in posizione prona
5. percussore sopra il bordo supero-mediale della scapola
Il percussore viene posizionato sopra il bordo supero-mediale della scapola, mentre la mano ricevente viene posizionata anteriormente all’articolazione gleno-omerale.
6. Percussore sopra al bordo inferioro mediale della scapola.
Il percussore viene posizionato sopra al bordo inferiore mediale della scapola, mentre la mano ricevente viene posizionata posteriormente all’articolazione gleno-omerale.
7. test gradi di abduzione
A questo punto andremo a ritestare la mobilita’ della spalla e se dovessero persistere restrizioni fasciali andremo a palpare e trattare c7 e la prima costa.
8. Il percussore sopra al punto di transizione tra C7 e D1
Il percussore viene posizionato sopra al punto di transizione tra C7 e D1, mentre la mano ricevente viene posizionata sulla parte superiore della testa.
Indicazioni terapeutiche della Vibrazione
- cicatrici ed aderenze
- congestione linfatica
- rigidità muscolare dopo attività fisica
- trigger points
- spasticita’ muscolare
- disfunzioni temporo-mandibolari
- restrizioni di mobilita’ articolari
- restrizioni fasciali
- restrizioni fasciali dei visceri
- restrizioni fasciali del cranio
Controindicazioni alla terapia della Vibrazione
- patologie cardiache
- instabilità vertebrali
- osteoporosi avanzata
- sopra lesioni maligne
- sopra gli occhi
- frattura recente
- aree d’intervento chirurgico recente
- aree estremamente dolorose
- ferite ed escoriazioni cutanee
- tromboflebiti
- ematomi
- colonna cervicale in caso di distacco della retina
- addome della donna in gravidanza
- morbo di Crohn