La posturologia sta subendo in Italia un profondo e radicale cambiamento.
Negli ultimi due anni in particolare, grazie anche all’entrata nel mondo Accademico Universitario, ha subito una modificazione importante, perdendo a volte il proprio volto originale.
Alla luce di queste considerazioni é spontanea la domanda postaci da un affezionato lettore del nostro portale che ci chiede: ritenete che la posturologia sia una moda di passaggio oppure é qualcosa che troverà anche nel nostro paese una crescita importante?
Caro lettore,
più che rispondere alla tua domanda ci piacerebbe dare il nostro piccolo contributo mettendo sul tavolo della discussione alcuni aspetti che abbiamo avuto modo di approfondire grazie agli strumenti di analisi in nostro possesso, quindi perdonaci se non abbiamo la sfera di cristallo per conoscere il futuro, cercheremo di essere più concreti di sempre.
Lo sai che la parola “posturologia clinica”, in Italia ha ottenuto un aumento delle ricerche su Google di +90% negli ultimi due anni? Questo significa che il volume delle ricerche é quasi raddoppiato ed il trend continua a salire di giorno in giorno. Questo dato non risponde alla tua domanda ma conferma in pieno che la figura del posturologo va di moda.
Lascia che ti faccia io allora una domanda: Caro lettore chi é il posturologo?
Chiediamolo a Google e ci renderemo subito conto che i primi 10 risultati danno tutti opinioni differenti, addirittura alcuni in totale contrasto con gli altri, cosa che non succede ad esempio con le parole fisioterapista oppure medico oppure osteopata, per ciascuna delle quali, entro i cinque risultati risponde sempre e comunque anche wikipedia.
Questo significa che la parola Posturologo va di moda ma chi cerca ,non troverà una risposta abbastanza certa e convincente, visto che il mercato per primo non é in grado di darla.
Avere un idea chiara sulla materia, darle un ordinamento concettuale e formale certo potrebbe giovare alla disciplina, però crediamo che per come vanno di solito le cose nel nostro paese, questo processo per quanto breve o lungo possa essere certo non gioverà immediatamente al cliente finale e quindi difficilmente ci permetterà di ottenere un consolidamento utile ad evitare che sia solo una moda passeggera.
Ma torniamo per un attimo alla richiesta quindi a quello che sta chiedendo in questo momento il mercato: lo sai che dall’ultimo anno la quantità di persone che cercano un “medico posturologo” è cresciuta del 50% ?
Questo significa che la gente non si accontenta più di una figura qualsiasi, ma sta cercando un professionista con un titolo specifico.
E’ interessante vedere che la posturologia è in salita e la moda si sposta sulle figure che sono abilitate a condurre la diagnostica avanzata, sinonimo di una ricerca che si sposta verso la qualità, le persone stanno cercando quindi una posturologia di qualità.
Ecco che la risposta probabilmente è sotto il nostro naso: perché la posturologia non sia una moda passeggera è necessario che venga proposta accanto ad un sistema che possa assicurare la qualità del servizio proposto, da qui la necessità di utilizzare dei protocolli di oggettivazione diagnostica che ne mettano in evidenza gli aspetti positivi e che siano in grado di dare un buon feedback al clinico per mantenere un alto livello di qualità del servizio.
Attenzione però a diffidare da chi estremizza l’oggettivazione strumentale dimenticandosi che il sistema posturale non è lineare, quindi non sempre A produce B, è per questo fondamentale utilizzare un meccanismo di integrazione e comunicazione tra i vari professionisti che si occupano di postura, compreso i tecnici che ovviamente non hanno i mezzi per condurre una diagnostica clinica avanzata ma che possono dare il loro importante contributo nel processo di oggettivazione strumentale della postura.
Per concludere questo breve articolo sulla posturologia e la moda, non possiamo trascurare l’aspetto economico perché abbiamo parlato di qualità e quindi di valore. Se la posturologia è un modo per diversificare la propria proposta nel mercato di riferimento è chiaro che diventa il motore del business di ogni professionista che è in grado anche di proporla.
E’ chiaro che l’approccio posturologico potrebbe essere anche considerato costoso dalla maggior parte delle persone. Condurre una valutazione posturale globale necessita di tempo e quindi è abbastanza costoso, sul periodo breve lavorare sulle cause del problema per risolverlo è molto più dispendioso rispetto all’approccio che si limita a curare il sintomo.
Sul lungo periodo però trattare la causa probabilmente è meno dispendioso in termini di tempo e di denaro, ecco che questo concetto va portato avanti con forza, perché possa venire ben compreso dal paziente finale e ci renda capaci di ottenere i meritati risultati che ci possono solo portare ad un consolidamento della materia. Se la posturologia funziona bene, e funziona bene, non può essere una moda passeggera.
E voi cosa ne pensate?
La prima grande confusione è la definizione di postura e Posturologia.
Postura: atteggiamento finale di un corpo in ortostatismo, dovuto ad un equilibrio caotico. Posturologia: scienza che studia l’atteggiamento dell’uomo in posizione ortostatica in base ai riflessi neurologici, in particolare a quelli spinali.
Secondo l’approccio riduzionistico delle neuroscienze, e quindi dei livelli di analisi, la posturologia va compresa nelle neuroscienze dei sistemi: come circuiti neuronali diversi, analizzino le informazioni sensoriali, formino la percezione del mondo esterno, prendano decisioni ed eseguano movimenti.
Secondo l’epistemologia della complessità la posturologia è una materia destrutturata in base alla filognetica, alla cinestetica, alla storia ed evoluzione personale ambientale. In sostanza è una materia cibernetica dove l’uomo è unico ed irripetibile.
Sono d’accordo ci sono variabili enormi e fattori imponderabili.
Anche io concordo ma ho l’esigenza di avere un punto di partenza sul quale lavorare,anche se suscettibile al momento,è comunque un punto di partenza,senza il quale brancolo nel buio.
Cosa che gìà facciamo,senza però poi,avere strumenti veramente individuali e asimmetrici regolabili,a livello strutturale sui quali lavorare.
Riflettete gente!